Il più grande uomo scimmia del Pleistocene

SPETTACOLO TEATRALE
Adattamento teatrale e regia di Gianluca Ricciotti
Con la partecipazioni di : Serena Api , Daniele Barigelli , Vincenzo Federiconi , Chiara Franceschetti , Lorenzo Livieri , Margherita Mancini , Sara Manoni , Omar Olivi , Margherita Papi , Alessandro Pianelli , Luca Savelli.


TRAMA
Una famiglia di uomini vive nel Pleistocene. Sotto la guida di Edward, il loro livello di vita migliora in modo impressionante: questo li incoraggia a scendere dagli alberi, scopre come procurarsi il fuoco, insiste perché tutti abbiano una corretta posizione eretta, inventa nuove armi e trappole per la caccia. Inoltre, obbliga i figli a sposare donne che appartengono ad un'altra orda, per favorire -a suo dire- un rimescolamento genetico e ponendo il tabù morale dell'incesto. Edward è convinto che le sue scoperte vadano condivise con gli altri gruppi di uomini-scimmia, e infatti insegna ai suoi vicini molte delle innovazioni tecniche che ha imparato. I figli, però, considerano pericoloso questo comportamento, perché preferirebbero servirsi del progresso tecnologico per imporsi sugli altri branchi. Così, quando Edward inventa l’arco e vorrebbe diffondere questa nuova e straordinaria arma, Ernest e Oswald decidono di eliminare il padre e lo uccidono, fingendo che sia morto in incidente con la nuova arma.

Non è possibile identificare l’arco di tempo in cui si svolge la storia:  sappiamo, però, che l’inizio dell’epoca del Pleistocene si può datare circa ad uno o due milioni di anni fa. Il tema principale è quello di portare a galla le scoperte fatte dall’uomo e di descrivere così uno dei processi umani che è destinato a non cessare mai: l’evoluzionismo. Inoltre porta alla luce i pensieri scettici degli uomini scimmia che vedono nell’evoluzione un pericolo o qualcosa da tenere nascosta a tutte le altre genti. 

Il narratore assoluto de “Il più grande uomo scimmia del Pleistocene” è Ernest: figlio di Edward sempre attento alle scoperte ed alle idee evoluzionistiche del padre. Quando Edward deciderà di mandare i propri figli in un altro stato per ricercare le loro compagne, deciderà di sfidare il padre dimostrandogli di sapersela cavare anche senza di lui: infatti, insieme ai suoi fratelli, riuscirà a trovare una ragazza: Griselda con cui passare il resto della sua vita. Alexander troverà Clementina così come Wilbur si innamorerà di Honoria. Una volta tornato a casa Ernest si ribellerà alle idee rivoluzionarie del padre fino ad arrivare, per fermarlo, ad ucciderlo con la complicità di suo fratello Oswald. 
Il personaggio posto in netta contrapposizione con quello di Ernest è sicuramente suo padre Edward: uomo autoritario. Egli è ossessionato dall’evoluzionismo e vede nella scoperta del fuoco un grandissimo passo avanti per il futuro di tutta l’umanità: grazie ad esso, infatti, l’uomo può considerarsi “l’animale” più importante ed astuto di tutta la terra. Quando provocherà un incendio che distruggerà tutta la foresta in cui abitava con la sua famiglia e fabbricherà delle armi che permetteranno a tutti, non solo agli uomini più abili, di cacciare sarà ucciso dai propri figli preoccupati dal male che avrebbe potuto scaturire con le sue scoperte. Griselda è la donna di cui Ernest è innamorato inciderà molto sul pensiero che l’uomo ha delle scoperte di suo padre spingendolo quindi a quella che sarà la sua ultima tragica decisione














 




































































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